Perchè questo libro
Fin da piccolo ero desideroso di nuove conoscenze, e di capire anche i collegamenti tra queste per avere una visione piu’ ampia possibile: allora (anni 70-80, e famiglia povera) non esistevano molte possibilita’.
Ancora, da sempre, non sono mai riuscito a capire i metodi di insegnamento e di studio: i primi a causa della mia neurodiversita’ che ho scoperto solo in vecchiaia, e anche per la mancanza di soldi e insegnanti di sostegno, oltre che il supporto della famiglia di origine, per il secondo ho sempre litigato con me stesso e con gli insegnanti perche’ non capivo, non capivo, facevo domande e non ottenevo risposte, non capivo i collegamenti tra le cose, e non capivo perche’ le cose dovessero essere cosi’ come “spiegate”.
una volta approdato all’ universita’ a PoliMI (nel 2006 alla fresca eta’ di 44 anni) ho avuto, come tutti gli altri, uno shock durante il corso di Fisica (per gli altri corsi, no, visto che gia’ conoscevo Elettronica ad un livello superiore, per Analisi gli insegnanti dell’ ITIS erano stati molto scrupolosi): praticamente nel giro di un semestre (meno di 4 mesi reali) abbiamo svolto tutto il programma di Fisica classica e quel po di termodinamica e Fisica atomica, sino alla Fisica quantistica esclusa. Il tutto senza una preparazione di Analisi2 (quindi niente rotori, divergenza e compagnia bella), e non capivamo una beata fava.
aggiungiamo che le basi della Fisica moderna (il metodo scientifico, e le discipline corollario come la metrologia e la teoria degli errori) non ci sono state spiegate come neppure p.es. la notazione esponenziale o i vettori.
Neppure chi veniva dal Liceo scientifico fu in grado di capire. Io ci riuscii in parte, grazie al tipo di scuola frequentato in gioventu’.
Quindi mi venne una idea, a quel tempo: scrivere quello che, ai tempi, era un libro, ed oggi potrebbe essere un libro elettronico e/o un sito, senza alcuno scopo economico, anzi, gratis e disponibile a tutti, per aiutare a capire.
Non ad insegnare la Fisica tout-curt, ma ad introdurre e a capire.
Quindi: definizioni, parole difficili, principi di base, collegamenti tra i diversi aspetti della materia e con il mondo reale.
E il linguaggio: semplice, schematico, l’ utilizzo di una forma grafica moderna con liste puntate e icone di segnalazione, con una pagina per argomento, che non lasci domande aperte, e con cross-riferimenti sia al suo interno (ad altre pagine) sia ad enti esterni (Wikipedia).
Poi mi accorsi che anche altri tipi di persone avevano bisogno di un libro come questo: i giornalisti, per esempio, coloro che svolgono un lavoro amministrativo ma hanno spesso contatti con il mondo dell’ ingegneria, gli amministratori pubblici che devono capire i documenti tecnici per potere essere in grado di scegliere, i politici che devono potere capire le diverse soluzioni per poterle sponsorizzare.
Una introduzione, insomma, al linguaggio chiamato cosi’ in senso ampio, della Fisica ed Ingegneria.
Ho anche intenzione di redarre un libro sulla matematica, anzi sulla Aritmetica, che parta dalle basi del calcolo e arrivi a tutta la matematica e geometria che possa essere utile ad una persona normale.
Anche qui vissi un aneddoto personale, che sintetizzo: un giorno, un gelataio mi guardo malissimo, e stava quasi per picchiarmi perche’ ebbi sostenuto che 50 centesimi di euro fossero equivalenti a mezz’ euro. :-)